La Direzione Generale Cinema presso il Ministero per i beni e le attività culturali ha riconosciuto Arbëria tra i “film di qualità, ossia aventi particolari requisiti culturali ed artistici idonei a favorire la conoscenza e la diffusione di realtà cinematografiche meno conosciute, nazionali ed internazionali ovvero connotati da forme e tecniche di espressione di ricerca o di sperimentazione oppure film d’archivio…”.
L’opera prima della regista di origini calabresi, Francesca Olivieri, presenta dunque quegli “spiccati elementi di ricerca o di sperimentazione riconoscibili nel linguaggio cinematografico, nell’impianto e nella struttura narrativa, nell’uso delle fonti e nelle tecniche di ripresa ovvero di montaggio, nel rapporto fra contenuti narrativi e contenuti documentaristici ovvero fra contenuti ripresi con tecniche tradizionali e contenuti realizzati con tecniche digitali, nelle modalità di produzione, realizzazione e distribuzione” che lo fanno stare nella ristretta cerchia di film d’essai.
Il docufilm prodotto dalla Open Fields Production e distribuito dalla Lago Film è tra le 18 opere (12 delle quali straniere) che hanno ottenuto la qualifica lo scorso 17 giugno con un decreto del direttore della Direzione generale Cinema del Mibac.